Il sassofono è uno strumento affascinante. Le sue potenzialità timbriche e dinamiche lo rendono unico, estremamente flessibile nonché molto versatile. Si pensi alla lontananza tra la sonorità di un sassofonista jazz e quella di un sassofonista classico, oppure all'abisso che separa il suono di Charlie Parker da quello di Paul Desmond o di Marcel Mule, professore di sassofono al conservatorio di Parigi. Inoltre, ci si soffermi ad esempio sulla differenza di timbro tra il sax soprano e il suo vicino, il sax contralto, anche se si amalgamano perfettamente quando suonano tra di loro oppure con gli altri membri della famiglia.
Eppure la maggior parte delle caratteristiche dello strumento resta sconosciuta ai più. |
Uno degli scopi del Quartetto di sassofoni Semibreve è proprio quello di avvicinare il pubblico alle possibilità offerte da questa formazione strumentale. La via scelta è quella del divertimento, sia per chi suona che per chi ascolta, così almeno si spera.
|
Parallelamente alla via del divertimento il gruppo si dedica anche all’esecuzione di brani adatti alle sale da concerto o alle chiese.
|
La nostra storia |
Il Quartetto “Semibreve” vanta una lunga storia. Il sassofonista Michel Surget (primo premio al Conservatorio Nazionale di Parigi nella classe di Marcel Mule) lo ha fondato nel lontano 1980, con lo scopo di far conoscere il sassofono e il repertorio di questo strumento nella musica “colta”. Allora il quartetto si chiamava “Quartetto di sassofoni della Svizzera italiana” e Surget lo formò con tre suoi allievi, fra i quali Orazio Borioli e Franco Menozzi, che sono tuttora presenti.
|
Nel corso degli anni alcuni componenti sono cambiati, fino ad arrivare alla formazione attuale che, dal 2014, ha deciso di percorrere un nuovo cammino.
|
Dopo un periodo di riflessione e di studio il quartetto, che ha deciso di chiamarsi “Quartetto Semibreve” (ispirandosi alla figura musicale della nota di 4 quarti, detta appunto “semibreve”), ha presentato nel 2014 il suo primo concerto spettacolo “Il sassofono danzante”, grazie alla collaborazione dell’attore e regista Lorenzo Manetti.
|
Sono poi seguiti, con il supporto di Walter Seghizzi (narratore, sassofono, oboe), lo spettacolo “Biancaneve e i sette sax” e l’attuale “Carmen: leggenda e mistero”.
|
In collaborazione con Lorenzo Manetti (sand art) e Massimiliano Zampetti (narratore) il quartetto ha attualmente in repertorio anche la fiaba musicale “La coppa dell’amicizia” di Ernesto Felice (Demo), della quale esiste anche una recente versione radiofonica della RSI.
|
Il quartetto ha tenuto concerti in Svizzera e in Italia, ha partecipato a importanti manifestazioni pubbliche e private (fra le quali “Ceresio Estate”, “Musica nel Mendrisiotto”, “Settimane musicali di Ascona”) e ad alcune registrazioni radiofoniche (RSI) e televisive (RTSI).
|